MELTING-POT   "Métissage Culturel - Universel"
"Metissaggio e dialogo delle culture"

MELTING - POT é un programma che ha come scopo, di aprire una finestra di tipo politico e socio-culturale sul mondo africano, luogo di antiche tradizioni e di diaspore dalle origini lontane, ed a volte con conflitti mai risolti. Oltre a questo, l'attenzione sarà rivolta anche agli incontri internazionali, sulle tematiche e problematiche non solo africane, ma anche del mondo.

- Questa rubrica di Mohamed BA, sarà arricchita con documenti audio e video relativi a convegni o servizi, interviste, notizie di agenzie e quanto altro possa servire a contribuire alla conoscenza, alla Ri-conoscenza e alla difesa delle espressioni culturali- universali.

- Un augurio di buona navigazione, nel approfondire la ricerca, nei "meandri" della antropologia culturale africana e occidentale. Ed ai "profani" l'augurio di scoprire l'altra faccia del Metissaggio culturale-Universale.

DIRITTI DELL’UOMO

Il rapporto annuale del dipartimento di Stato sulla buona condotta democratica

Africa subsahariana: disapprovazione in tutte le direzioni

Se si giudica dal numero di pagine che li consacra il dipartimento di Stato, lo Zimbabwe, il Sudan, la RD –Congo e la Costa d’Avorio sono i quattro paesi dell’Africa subsahariana più interessati dalle violazioni dei diritti dell’uomo. A certi riguardi, il rapporto appare così come una requisitoria assortita da un verdetto senza appello.

ECONOMIA

Cotone Mobilitazione africana

Periscopio

Le mille colline insanguinanti

Il genocidio in Ruanda fu il più brutale della storia: cento giorni di barbarie allo stato puro- Il realizzatore voleva sapere, camminare su questa terra bagnata di sangue, portare il suo sguardo sulle colline verdeggianti . Dinanzi l’ossario di Murambi, Terry George afferma di aver avuto la “gola serrata” . Come può girare una fiction di rango internazionale su un soggetto così sensibile ?

NEWS L’Africa: un ritardo “sul telefonare”

E’ una evidenza, ma bisogna ricordarla perché le cose si evolvono finalmente. Il continente africano conosce un ritardo tecnologico. Principali accusati: i monopoli nelle telecomunicazioni. Questa constatazione é stata ricordata settimane fa , durante un congresso in Africa del Sud. Questa situazione produce degli effetti conosciuti: prezzi estremamente alti delle comunicazioni, reti molto sparse e non molto affidabili .

Dal Mali al Mississipi

Nel settembre 2005 sarà inaugurata a Jackson (Mississipi) una esposizione itinerante intitolata “les anciens manuscrits de Tombouctou, merveilles de la parole écrite”. E’ organizzata dal museo internazionale delle culture musulmane, uno stabilimento destinato a far conoscere la diversità culturale e religiosa del Mississipi e il ruolo che i musulmani hanno giocato nella storia e nella economia di questo Stato.

SVILUPPO - Come raggiungere gli obiettivi fissati dall’ONU

Una lunghezza di anticipo

Nuove tecnologie - I Francofoni in numeri

A margine del lancio ufficiale del Fondo Mondiale per la solidarietà numerica, il 14 marzo a Ginevra, quattro nuovi paesi (Algeria, Francia, Marocco e Nigeria) hanno accompagnato la loro adesione con un contributo di circa 300 000 euro ciascuno. Il Fondo, la cui creazione é stata proposta nel febbraio 2003 dal presidente senegalese Abdoulaye Wade, conta oggi 21 membri, di cui 13 francofoni.

ONU - Ecosistemi in pericolo

Gli ecosistemi del pianeta soffrono, e la loro sopravvivenza é gravemente minacciata dall’uomo. Secondo un studio dell’ONU intitolato “Rapporto sintesi del millennio sull’evoluzione dei ecosistemi”, 15 dei 24 grandi ecosistemi sono in declino e “viviamo sulle nostre riserve che si esauriscono”. Kofi Annan aggiunge che questa valutazione “ ci informa sui modi di cambiare il corso delle cose”, adottando particolarmente delle politiche ecologiche. A quando una presa di coscienza generale?

RUANDA Gli “Interahamwes” disarmano

Il presidente delle Forze democratiche di liberazione del Rwanda (FDLR), Ignace Murwanashiaka, ha affermato che i ribelli “hutu”, accusati del genocidio del 1994 basati nel Kivu, all’est della Repubblica democratica del Congo, sono pronti a rinunciare alla lotta armata contro il regime di Kigali a reintegrare la vita civile.

STATI-UNITI La CIJ (Corte Internazionale di Giustizia)

Solo gli Stati-Uniti hanno il diritto di giudicare e, se lo ritengono necessario, di condannare a morte dei criminali che hanno agito sul loro territorio, compresi i cittadini stranieri. Ritirandosi il 10 marzo scorso dal protocollo addizionale alla Convenzione di Vienna gestendo la sorte dei prigionieri stranieri, gli Stati-Uniti hanno voluto così disconoscere la legittimità della Corte internazionale di Giustizia. Oggi, 118 prigionieri non americani, attendono nei corridoi della morte.
 

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