Dall'altra parte del vetro: scopriamo i nostri redattori di Radio Radicale
MELTING - POT é un programma che ha come scopo, di aprire una finestra di tipo politico e socio-culturale sul mondo africano, luogo di antiche tradizioni e di diaspore dalle origini lontane, ed a volte con conflitti mai risolti. Oltre a questo, l'attenzione sarà rivolta anche agli incontri internazionali, sulle tematiche e problematiche non solo africane, ma anche del mondo.
- Questa rubrica di Mohamed BA, sarà arricchita con documenti audio e video relativi a convegni o servizi, interviste, notizie di agenzie e quanto altro possa servire a contribuire alla conoscenza, alla Ri-conoscenza e alla difesa delle espressioni culturali- universali.
- Un augurio di buona navigazione, nel approfondire la ricerca, nei "meandri" della antropologia culturale africana e occidentale. Ed ai "profani" l'augurio di scoprire l'altra faccia del Metissaggio culturale-Universale.
Il presidente delle Forze democratiche di liberazione del Rwanda (FDLR), Ignace Murwanashiaka, ha affermato che i ribelli “hutu”, accusati del genocidio del 1994 basati nel Kivu, all’est della Repubblica democratica del Congo, sono pronti a rinunciare alla lotta armata contro il regime di Kigali a reintegrare la vita civile. Questa dichiarazione fatta il 31 marzo scorso a Roma, alla occasione di una mediazione intrapresa dalla comunità cattolica Sant’Egidio, é stata accolta con prudenza dalle autorità ruandese che aspettano la concretizzazione delle promesse di disarmo.
Commemorazione del genocidio
I corpi di più di 20 000 ruandesi ammazzati durante il genocidio del 1994 e gettati nelle fosse comuni sono stati esumati e sepolti degnamente il 6 aprile , alla occasione delle cerimonie che segnano l’undicesimo anniversario dei massacri. Una settimana di lutto é stata osservata in memoria delle vittime. Tra 800 000 e un milione di Tutsi e Hutu sono stati ammazzati nell’arco di tre mesi. Mentre che il Tribunale penale internazionale per il Ruanda (TPIR) giudica i principali responsabili, più di 800 000 persone accusate di aver commesso dei crimini devono comparire davanti ai tribunali tradizionali, i “gacaca”.