MELTING-POT   "Métissage Culturel - Universel"
"Metissaggio e dialogo delle culture"

MELTING - POT é un programma che ha come scopo, di aprire una finestra di tipo politico e socio-culturale sul mondo africano, luogo di antiche tradizioni e di diaspore dalle origini lontane, ed a volte con conflitti mai risolti. Oltre a questo, l'attenzione sarà rivolta anche agli incontri internazionali, sulle tematiche e problematiche non solo africane, ma anche del mondo.

- Questa rubrica di Mohamed BA, sarà arricchita con documenti audio e video relativi a convegni o servizi, interviste, notizie di agenzie e quanto altro possa servire a contribuire alla conoscenza, alla Ri-conoscenza e alla difesa delle espressioni culturali- universali.

- Un augurio di buona navigazione, nel approfondire la ricerca, nei "meandri" della antropologia culturale africana e occidentale. Ed ai "profani" l'augurio di scoprire l'altra faccia del Metissaggio culturale-Universale.

VATICANO

Il successore di Papa Woytyla (Giovanni P. II) sorprende per le sue dichiarazioni in direzione del continente. Florilegio.

Benedetto XVI, L’Africa e il vizio

Non ce l’aspettavamo su questo terreno, persuasi che, per questo "Europeo" molto preoccupato dalla “décatholicisation” del suo vecchio continente, l’Africa non fosse una priorità.
Ma Joseph Ratzinger, 78 anni, ha sorpreso il suo mondo.
Durante la sua prima benedizione dominicale, il 1° maggio, il nuovo Pontefice ha pregato per “il caro popolo togolese, dilaniato dalle divisioni interne”. Una settimana più tardi, il primo capo di Stato del Togo viene ricevuto in udienza al Vaticano- dopo la tradizionale visita del Presidente Italiano Ciampi- aveva per nome Thabo Mbeki: “Vi incoraggio a lavorare per la pace in Africa; continuate”, gli ha detto il successore di Giovanni Paolo II.
Il 13 maggio, infine, durante un incontro con i preti della diocesi di Roma, Benedetto XVI, dopo aver lungamente ascoltato i suoi ospiti, ha risposto solo ad una domanda- e riguardava l’Africa. “Dobbiamo riconoscere, ha detto, che se l’Europa ha esportato verso l’Africa la fede in Cristo, le ha anche trasmesso i suoi propri vizi, in particolare la corruzione e la violenza che devastano il continente. Vendiamo delle armi, saccheggiamo le ricchezze di questa Terra. Noi, Europei, dobbiamo ammettere la nostra responsabilità e la nostra colpevolezza.
Bisogna andare imperativamente verso la direzione di questo grande continente del nuovo umanesimo che è l’Africa l’esportazione della fede sorpassa quella del vizio.” Anche se tinto di paternalismo conservatore, questa confessione è sufficientemente rara per essere salutata.
"L’umile lavoratore nelle vigne del Signore”, come qualifica se stesso, avrebbe deciso di stupirci?"