MELTING-POT   "Métissage Culturel - Universel"
"Metissaggio e dialogo delle culture"

MELTING - POT é un programma che ha come scopo, di aprire una finestra di tipo politico e socio-culturale sul mondo africano, luogo di antiche tradizioni e di diaspore dalle origini lontane, ed a volte con conflitti mai risolti. Oltre a questo, l'attenzione sarà rivolta anche agli incontri internazionali, sulle tematiche e problematiche non solo africane, ma anche del mondo.

- Questa rubrica di Mohamed BA, sarà arricchita con documenti audio e video relativi a convegni o servizi, interviste, notizie di agenzie e quanto altro possa servire a contribuire alla conoscenza, alla Ri-conoscenza e alla difesa delle espressioni culturali- universali.

- Un augurio di buona navigazione, nel approfondire la ricerca, nei "meandri" della antropologia culturale africana e occidentale. Ed ai "profani" l'augurio di scoprire l'altra faccia del Metissaggio culturale-Universale.

Se ne parla: Abdoulaye Wade decorato della pace

Il premio Félix- Houphouet Boigny per la ricerca della pace 2004 è stato assegnato, il 13 settembre, al capo di Stato senegalese, Abdoulaye Wade. Il presidente della giuria, l’ex segretario di Stato americano e Premio Nobel della pace (1973), Henry Kissinger, ha tenuto a precisare che questa distinzione gli è stata concessa “per il suo contributo alla democrazia nel suo paese e della sua mediazione durante le crisi e litigi politici che si sono svolti nella sotto- regione, così come la sua promozione del dialogo tra Stati”. Il comitato di attribuzione è composto di undici personalità usciti dai cinque continenti: Mario Soares, ex- presidente portoghese; Iba Der Thiam, ex- ministro senegalese dell’Educazione nazionale e primo vice- presidente dell’Assemblea nazionale; Mohamed Bedjaoui, ministro algerino dei Affari esteri e ex- presidente della Corte Internazionale di giustizia dell’AJA; o ancora l’Argentino Adolfo Pérez Esquivel, presidente della Lega internazionale per i diritti e la liberazione dei popoli, Premio Nobel della pace (1980).

Hanno voluto salutare gli sforzi del presidente Wade Non solo nel suo paese, dove la ricerca della pace nella Casamance ( regione - sud del paese, ndr) ha fatto notevoli progressi, ugualmente all’esterno, in Guinea –Bissau (paese confinante del Senegal nel Sud, ndr), in Mauritania (paese confinante nel Nord) o ancora nella ricerca di una soluzione alla crisi che scuote la Costa d’Avorio da tre anni, giorno dopo giorno. “La giuria si è mostrata molto preoccupata della situazione dell’Africa, dal numero di conflitti, delle crisi e della violenza che vi è, confida il segretario esecutivo del premio, il Mauritanese Alioune Traoré.
Per questo che ha portato la sua scelta su un uomo di buona volontà, che predica la tolleranza e il dialogo.”

E’ la seconda volta che un africano ottiene il premio dalla sua creazione, nel 1989. Era stato consegnato a Nelson Mandela, congiuntamente con Frederik De Klerk , allora Capo dello Stato sudafricano. Augurandosi di non dover attendere ancora quindici anni perché la giuria porti nuovamente la sua scelta su un africano, Alioune Traoré precisa : “non abbiamo la presunzione di dare delle lezioni, ma la nostra preoccupazione è che l’Africa sia capace di trovare nel suo seno degli uomini pronti a investirsi nella ricerca della pace . Senza quella, non c’è nè sviluppo nè democrazia.”


La ricompensa, che è dotata di una busta di 122 000 euro, di un diploma e di una medaglia, sarà consegnata al laureato (vincitore) durante una grande cerimonia che avrà luogo all’UNESCO, a Parigi, nel corso del primo trimestre 2006.