Dall'altra parte del vetro: scopriamo i nostri redattori di Radio Radicale
MELTING - POT é un programma che ha come scopo, di aprire una finestra di tipo politico e socio-culturale sul mondo africano, luogo di antiche tradizioni e di diaspore dalle origini lontane, ed a volte con conflitti mai risolti. Oltre a questo, l'attenzione sarà rivolta anche agli incontri internazionali, sulle tematiche e problematiche non solo africane, ma anche del mondo.
- Questa rubrica di Mohamed BA, sarà arricchita con documenti audio e video relativi a convegni o servizi, interviste, notizie di agenzie e quanto altro possa servire a contribuire alla conoscenza, alla Ri-conoscenza e alla difesa delle espressioni culturali- universali.
- Un augurio di buona navigazione, nel approfondire la ricerca, nei "meandri" della antropologia culturale africana e occidentale. Ed ai "profani" l'augurio di scoprire l'altra faccia del Metissaggio culturale-Universale.
Era così intelligente e bella che aveva la pretesa di essere discendente di Cleopatra. Valorosa, esigente e audace, radunava le folle, in tutti i luoghi di potere della sua epoca, ed i suoi rivali erano rispettosi ed ammirevoli. Appariva davanti al suo pubblico, vestita della porpora imperiale.
Il suo nome era “Zénobie”(Zenobia), era regina di “Palmyre” ( Palmira-la città delle palme in medio-oriente, ndr) . Zénobie era fiera della sua città, situata tra “Antioche” e “Babylonia”. Rivaleggiava in “grandeur” e in magnificenza con le grandi città dell’impero romano. Ambiziosa ed avida di potere, non è stata senza dubbio estranea al misterioso assassinio di Odenath il Grande, suo marito. Allontanando dal potere Wahballàt, il figlio che lasciò vivere nella sua ombra, condusse il suo impero con maestosità. Consigliata dal filosofo Longin e dal cristiano eretico Paul de Samosate, s’impadronisce della Siria, consegnata all’anarchia. Poi dell’Egitto e di una parte dell’Asia- minore. Tuttavia due campagne bastano all’imperatore Aureliano per spezzare i suoi sogni egemonici. La prima nel 272, la seconda, l’anno seguente nel 273. La città è messa nel sacco dagli assedianti. La regina Zénobie viene portata come prigioniera a Roma, dove ha vissuto, secondo la leggenda, a “Tibur” (colli tiburtini, ndr), nell’ozio che le pesa . Sospettata di aver complottato contro l’imperatore, viene strangolata e il suo corpo viene gettato in pastura alle belve selvaggi.