MELTING-POT   "Métissage Culturel - Universel"
"Metissaggio e dialogo delle culture"

MELTING - POT é un programma che ha come scopo, di aprire una finestra di tipo politico e socio-culturale sul mondo africano, luogo di antiche tradizioni e di diaspore dalle origini lontane, ed a volte con conflitti mai risolti. Oltre a questo, l'attenzione sarà rivolta anche agli incontri internazionali, sulle tematiche e problematiche non solo africane, ma anche del mondo.

- Questa rubrica di Mohamed BA, sarà arricchita con documenti audio e video relativi a convegni o servizi, interviste, notizie di agenzie e quanto altro possa servire a contribuire alla conoscenza, alla Ri-conoscenza e alla difesa delle espressioni culturali- universali.

- Un augurio di buona navigazione, nel approfondire la ricerca, nei "meandri" della antropologia culturale africana e occidentale. Ed ai "profani" l'augurio di scoprire l'altra faccia del Metissaggio culturale-Universale.

Jean Ping

Presidente della 59^ Assemblea generale dell’ONU

Un Gabonese a New- York

Dal 1999, anno della sua nomina al posto di ministro degli Affari esteri, della Cooperazione e della Francofonia del suo paese, Jean Ping ha preso l’abitudine di prendere l’aereo spesso per girare il “globo”. Ma, dal settembre scorso, è il mondo che va verso di lui. Eletto il 10 giugno 2004 presidente della 59^ Assemblea dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), questo diplomatico veterano originario di Omboué occupa uno dei “bureau” più prestigiosi di New York. E in meno di un anno, ha visto sfilare da lui i più imponenti del pianeta.

- Dall’inizio del mese di aprile, la sua presidenza ha preso un giro nuovo. L’Organizzazione è in pieno sconvolgimento e la riforma tanto attesa dall’ONU si profila. Dopo che Kofi Annan ha consegnato le sue proposte per migliorare l’efficacia del sistema dell’Onu, le consultazioni sono iniziate. E nell’ufficio C-204 del grande palazzo che strapiomba la “East River” , i diplomatici si affrettano. A fine giugno, Jean Ping incontrerà i rappresentanti delle organizzazioni non governative (ONG), della società civile e del settore privato per raccogliere i loro consensi. Parallelamente, erigerà con i paesi membri, l’ordine del giorno del “Summit del Millennio +5”, che rilancerà il bilancio a metà- percorso degli obiettivi del millennio, durante l’apertura della 60^ sessione dell’Assemblea generale dal 14 al 16 settembre prossimo.

Per lui la buona preparazione di questa piccola rivoluzione è fondamentale :” la riforma è importante per tutto il mondo, quanto per l’opinione pubblica che per i Stati membri.” I scettici sono numerosi a prevedere un fallimento, ma il presidente dell’Assemblea generale si sente rassicurato: “Adesso abbiamo l’impressione che gli Stati membri sono decisi a fare rimuovere le cose.”

E’ comunque un compito ben ingrato quello che gli è stato affidato, poiché la sessione la più importante dell’Assemblea generale inizierà al momento stesso che il ministro della Repubblica del Gabon passerà la mano, nel settembre prossimo. Dal buon lavoro di Jean Ping dipenderà di certo la sua riuscita. Ma l’interesse non trarrà nessuna gloria.

Nel frattempo, il suo paese avrà vinto una visibilità e altrettanto prestigio sulla scena mondiale. E Jean Ping, uomo di fama internazionale potrà, a 62 anni, ancora far fruttare questa sua immagine.