MELTING-POT   "Métissage Culturel - Universel"
"Metissaggio e dialogo delle culture"

MELTING - POT é un programma che ha come scopo, di aprire una finestra di tipo politico e socio-culturale sul mondo africano, luogo di antiche tradizioni e di diaspore dalle origini lontane, ed a volte con conflitti mai risolti. Oltre a questo, l'attenzione sarà rivolta anche agli incontri internazionali, sulle tematiche e problematiche non solo africane, ma anche del mondo.

- Questa rubrica di Mohamed BA, sarà arricchita con documenti audio e video relativi a convegni o servizi, interviste, notizie di agenzie e quanto altro possa servire a contribuire alla conoscenza, alla Ri-conoscenza e alla difesa delle espressioni culturali- universali.

- Un augurio di buona navigazione, nel approfondire la ricerca, nei "meandri" della antropologia culturale africana e occidentale. Ed ai "profani" l'augurio di scoprire l'altra faccia del Metissaggio culturale-Universale.

Fuga dei “cervelli africani”

La constatazione è allarmante: ogni anno, l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM) registra circa 20 000 partenze di Africani altamente qualificati verso i paesi del Nord, più attrattivi in materia di salari e di livelli di vita più alti. Una cifra sotto- valutata a confronto con quella che l’Organizzazione di cooperazione e di sviluppo economico (OCEDE) ha registrato nei paesi membri: più di un milione di Africani titolari di un diploma dell’ “Insegnamento superiore” . Principali domini (sfere) sono toccati:
Nella sanità e nella educazione, dei settori chiavi in materia di sviluppo durevole. Invece, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), due terzi dei paesi del Continente non dispongono del tasso minimale di venti medici per 100 000 abitanti.
Questa fuga di cervelli costa circa 4 miliardi di dollari all’anno al continente, poiché, per compensarla, governi, imprese di Stato o private sono costretti a fare appello a degli esperti internazionali. Secondo l’OCEDE, il suo bisogno in personale di sanità costa 1 miliardo di dollari alla sola Africa del Sud. Di fronte a questa situazione, gli economisti si rivoltano d’ora in avanti verso la diaspora. Delle migliaia di offerte di impiego ci sono proposte a degli ingegneri e dei tecnici specializzati della finanza, della gestione delle imprese o di “marketing”, soprattutto se sono originari della Nigeria, dell’Africa del Sud (Sudafrica) o dall’Angola. Numerosi tra di loro accettano delle missioni pontuali e certi si istallano definitivamente nel paese. Una tendenza al ritorno c’è, ma è ben lontana dal compensare le partenze. L’OMS (Organizzazione mondiale della sanità) stima che è circa il 50% la proporzione di Africani diplomati in medicina suscettibili di abbandonare il loro paese. Questa cifra raggiunge il 68% nello Zimbabwe.