MELTING-POT   "Métissage Culturel - Universel"
"Metissaggio e dialogo delle culture"

MELTING - POT é un programma che ha come scopo, di aprire una finestra di tipo politico e socio-culturale sul mondo africano, luogo di antiche tradizioni e di diaspore dalle origini lontane, ed a volte con conflitti mai risolti. Oltre a questo, l'attenzione sarà rivolta anche agli incontri internazionali, sulle tematiche e problematiche non solo africane, ma anche del mondo.

- Questa rubrica di Mohamed BA, sarà arricchita con documenti audio e video relativi a convegni o servizi, interviste, notizie di agenzie e quanto altro possa servire a contribuire alla conoscenza, alla Ri-conoscenza e alla difesa delle espressioni culturali- universali.

- Un augurio di buona navigazione, nel approfondire la ricerca, nei "meandri" della antropologia culturale africana e occidentale. Ed ai "profani" l'augurio di scoprire l'altra faccia del Metissaggio culturale-Universale.

Flash - economia - L’Africa in convalescenza

L’Africa subsahariana ha registrato nel 2004 il suo miglior tasso di crescita dal 1996, rileva la Banca mondiale nel suo rapporto 2005 sul finanziamento dello sviluppo. Tutti i paesi hanno subito un rialzo del loro prodotto interno (PIB) e la prestazione di insieme si stabilisce al + 3,8%. E’ stata superiore al 5% nella zona franca. La crescita in Africa subsahariana dovrebbe accelerarsi questo anno per raggiungere il 4,1%.

Queste cifre che parlano

Quando i poveri finanziano i ricchi

La Banca Mondiale ha suonato il campanello di allarme. In un rapporto pubblicato il 6 aprile, essa analizza i flussi di capitali tra i paesi ricchi e i paesi poveri. Il deficit corrente americano- che rappresenta il soldo netto dei bisogni nella tesoreria degli Stati-Uniti- ha raggiunto l’importo record di 666 miliardi di dollari nel 2004. Quello che rappresenta il 5,6% del Prodotto interno lordo (PIB) americano, due volte più della norma comunemente ammessa, essendo la media mondiale del 0,4%.
Questo deficit è finanziato partendo dall’alto dal 27% del Giappone, del 29% da altri paesi ricchi e del 44% dai paesi in via di sviluppo. Questi ultimi non cessano di accumulare capitali in biglietti verdi: più di 1 100 miliardi di dollari alla fine del 2004, sia il 70% dell’insieme dello loro riserve. Più il dollaro si deprezza, più i paesi detentori di queste riserve perdono del denaro. Colpa di una riduzione progressiva del deficit americano, la fiducia “vis à vis” del dollaro potrebbe far precipitare delle valute (euro, sterlina, yen e franco svizzero) trascinandoli in un gran crollo finanziario, secondo la Banca mondiale. La prima vittima sarebbe la Cina, che detiene le più importanti riserve, 610 miliardi di dollari, con un accrescimento di 207 miliardi in un anno.