MELTING-POT   "Métissage Culturel - Universel"
"Metissaggio e dialogo delle culture"

MELTING - POT é un programma che ha come scopo, di aprire una finestra di tipo politico e socio-culturale sul mondo africano, luogo di antiche tradizioni e di diaspore dalle origini lontane, ed a volte con conflitti mai risolti. Oltre a questo, l'attenzione sarà rivolta anche agli incontri internazionali, sulle tematiche e problematiche non solo africane, ma anche del mondo.

- Questa rubrica di Mohamed BA, sarà arricchita con documenti audio e video relativi a convegni o servizi, interviste, notizie di agenzie e quanto altro possa servire a contribuire alla conoscenza, alla Ri-conoscenza e alla difesa delle espressioni culturali- universali.

- Un augurio di buona navigazione, nel approfondire la ricerca, nei "meandri" della antropologia culturale africana e occidentale. Ed ai "profani" l'augurio di scoprire l'altra faccia del Metissaggio culturale-Universale.

DOCUMENTO

Etiopia : una storia travagliata

Dal Negus a Meles Zenawi, trenta anni di guerre e di carestia

. 12 settembre 1974. L’imperatore Hailé Sélassié (il négus) é destituito dopo quarantaquattro anni di regno, record di longevità politica sul continente africano. La giunta militare, il Derg, che prende il potere, abolisce la monarchia e nazionalizza l’economia. Il suo capo, il colonnello Mengistu Hailé Mariam, si afferma come il maestro del paese.

. Luglio 1977-marzo 1978, Guerra dell’Ogaden tra la Somalia e l’Etiopia (sostenuta dall’URSS e da Cuba) per il controllo del sud-est dell’Etiopia desiderata da Mogadiscio. Il conflitto si salda dalla sconfitta della Somalia.

. 1977. Inizio del “terrore rosso”, periodo di repressione e di purghe al termine nella quale i principali rivali di Mengistu sono eliminati.

. 1984-1985. Una terribile carestia devasta il nord-ovest del paese e fa migliaia di vittime.

. 10 settembre 1987. Con l’approvazione del referendum della nuova costituzione, elaborata sul modello sovietico, il paese é rinomato Repubblica democratica popolare di Etiopia, e Mengistu Hailé Mariam ne diventa il presidente.

. 21 maggio 1991. Dopo l’ingresso in Addis-Abeba della guerriglia del Fronte popolare di Liberazione del “Tigré” (FPLT), condotta dai cristiani del nord del paese, alleati ai musulmani del fronte popolare di Liberazione dell’Eritrea (FPLE), Mengistu si rifugia nello Zimbabwe. Dei governi provvisori sono instaurati in ciascuna delle capitali. Meles Zenawi, capo del FPLT, s’impadronisce del potere ad Addis-Abeba .

. 24 maggio 1993. Dopo più di trenta anni di lotta armata, l’Eritrea, ex-colonia italiana annessa dall’Etiopia nell’indomani della Seconda Guerra mondiale, diventa indipendente.

. Maggio 1998-giugno 1999. I vecchi alleati del FPLT e del FPLE si affrontano. Scatenato da un incidente di frontiera, il nuovo conflitto tra l’Etiopia e l’Eritrea si trasforma in una guerra di trincea che ha fatto più 100 000 vittime. E’ terminata con l’accordo di pace di Algeri, firmato sotto l’egida dell’OUA, il 12 dicembre 2000, che prevede lo spiegamento di una missione di pace delle Nazioni unite su una zona di sicurezza lungo la frontiera comune.

. Aprile 2001. Le manifestazioni e contestazioni a volte violente degli studenti, ad Addis-Abeba, sono represse brutalmente, facendo 40 morti e più di 200 feriti.

. 13 aprile 2002. L’Etiopia e l’Eritrea accettano il tracciato della frontiera definito da una commissione indipendente . Ma nel settembre 2003, Addis- Abeba rifiuterà il tracciato scelto.

. 24 gennaio 2005. Meles Zenawi lancia il suo quinto programma di lotta contro l’ AIDS dal 1996, con la distribuzione gratuita di trattamenti antivirali per la popolazione colpita dal virus: 1,5 milioni di persone secondo Addis-Abeba, 2,8 milioni secondo l’OMS.

. 6 febbraio 2005. Nella occasione del sessantesimo anniversario della nascita di Bob Marley, delle celebrazioni radunano più di 300 000 persone intorno a Rita Marley(moglie di B.Marley) nella città di Addis-Abeba.
. 24 febbraio. Le organizzazioni umanitarie presenti in Etiopia lanciano un appello di urgenza ai donatori. I bisogni del paese per il 2005 sono valutati a 112 milioni di dollari per l’aiuto non alimentare e 159 milioni per l’aiuto alimentare di urgenza.

Il teatro di ombre di Meles Zenawi

Il primo ministro ha cacciato il dittatore Mengistu Hailé Mariam, messo il capo sulla economia di mercato e dato al suo paese delle istituzioni democratiche… che gli daranno il controllo del potere.

L’Etiopia gode di un “sistema democratico largamente riconosciuto”, ripete al volere Meles Zenawi, inamovibile Primo Ministro dal 1991, data nella quale la guerriglia maoista che dirigeva é entrata ad Addis-Abeba. Certo, la violenza implacabile che affissava il regime precedente, la giunta “socialista” di Mengistu H.Mariam non sono che un cattivo souvenir. Il testo della Costituzione è irreprensibile. Il Parlamento delibera. Organizziamo delle elezioni e la macchina elettorale sarà una volta di più ben lubrificata, per quelle del prossimo maggio. La stampa privata può essere molto critica. La direzione é stata risolutamente messa sulla economia di mercato. Ma questa animazione democratica si gioca in un teatro di ombre. Il potere, con una rimarchevole abilità, lascia una opposizione confermata alla minoranza urbana educata a donarsi ad un gioco politico relativamente libero perché é vano.
La totalità del potere effettivo-politico, amministrativo, economico- é tra le mani di Meles Zenawi e del suo “entourage” immediato. I gradini successici di uno Stato-partito lo esercitano fino al più piccolo dei comuni, con una eccezionale efficacia all’unanime africana. Ma, il centralismo democratico obbliga, non sono che delle cinghie di trasmissione. Soprattutto, lontano dagli sguardi esteriori, controllano i contadini, sull’ 85% della popolazione: il loro accesso alle risorse essenziali dello Stato, come le cure, l’aiuto alimentare, il concime, i crediti, e al di sopra di tutto, la terra che resta proprietà pubblica, dipende tutt’ora dal buon volere delle autorità locali. Allora, “ é come prima, dicono i contadini. Fate quello che vi dicono di fare se volete sopravvivere”. Compreso eleggere al Parlamento una schiacciante maggioranza agli ordini, e dare così la sua legalità al potere. L’unica novità: i più arditi possono pubblicamente dire quello che pensano, senza che quello, cambi qualsiasi cosa alle decisioni preliminari prese e alla loro esecuzione obbligatoria. Ma è in questo l’abbozzo di libertà di espressione che un inizio di democratizzazione si innesca, probabilmente, nelle campagne.

Etiopia

Capitale: Addis-Abeba
Superficie: 1 097 900 km2
Popolazione: 68,6 milioni di abitanti.
Popolazione rurale: 84%.
PNB: 6,3 Miliardi di dollari.
PIB / abitante: 90 dollari(Francia: 24 770 dollari).
Religioni: 50% musulmani, 40% cristiani copti, 10% animisti.

Primo ministro: Meles Zenawi (dal 1991).