Dall'altra parte del vetro: scopriamo i nostri redattori di Radio Radicale
MELTING - POT é un programma che ha come scopo, di aprire una finestra di tipo politico e socio-culturale sul mondo africano, luogo di antiche tradizioni e di diaspore dalle origini lontane, ed a volte con conflitti mai risolti. Oltre a questo, l'attenzione sarà rivolta anche agli incontri internazionali, sulle tematiche e problematiche non solo africane, ma anche del mondo.
- Questa rubrica di Mohamed BA, sarà arricchita con documenti audio e video relativi a convegni o servizi, interviste, notizie di agenzie e quanto altro possa servire a contribuire alla conoscenza, alla Ri-conoscenza e alla difesa delle espressioni culturali- universali.
- Un augurio di buona navigazione, nel approfondire la ricerca, nei "meandri" della antropologia culturale africana e occidentale. Ed ai "profani" l'augurio di scoprire l'altra faccia del Metissaggio culturale-Universale.
Una donna in successione a Kofi Annan
Il caso della successione di Kofi Annan, rimbalza, dal momento che il suo secondo mandato stà per scodere a fine 2006. Un consenso sembrerebbe esserci stabilito a favore di un Asiatico, i paesi di questa zona non avendo più fornito un segretario generale, dal Birmano U. Thant (1961-1971). Numerosi candidati, tra i quali Surakidart Sathirathat, il ministro tailandese degli Affari esteri, hanno d’altronde cominciato a fare campagna. L’ Attuale segretario generale aggiunto incaricato della informazione e della comunicazione, l’Indiano Shashi Tharoor tiene un silenzio prudente, senza smentire il rumore della sua possibile candidatura.
Invece ecco che una ventina di paesi dell’ex-blocco socialista vengono a ricordare che nessuno dei loro concittadini ha mai diretto l’ONU- e nemmeno qualche istituzione dell’ONU- dal 1945. In virtù del principio della rotazione geografica tra i cinque gruppi di paesi membri (gli altri sono l’Africa, l’Asia-Pacifico, l’America Latina e l’Occidente), le loro possibilità “chances” risultano serie. Resta il fatto di trovare un candidato che non rischi di ricevere un veto opposto dal Consiglio di sicurezza. L’unica certezza: non sarà un russo, un cittadino di uno dei cinque membri permanenti che non possono accedere al segretariato generale, ma senza dubbio un candidato originario di un piccolo paese.
Il Presidente della Lettonia dal 1999, Vaira Vike-Freiberga ha indiscutibilmente il buon profilo: beneficia di una eccellente immagine, parla correntemente varie lingue (di cui il francese) e possiede una buona esperienza internazionale. In caso di designazione, sarà la prima donna ad occupare questo posto.