Dall'altra parte del vetro: scopriamo i nostri redattori di Radio Radicale
MELTING - POT é un programma che ha come scopo, di aprire una finestra di tipo politico e socio-culturale sul mondo africano, luogo di antiche tradizioni e di diaspore dalle origini lontane, ed a volte con conflitti mai risolti. Oltre a questo, l'attenzione sarà rivolta anche agli incontri internazionali, sulle tematiche e problematiche non solo africane, ma anche del mondo.
- Questa rubrica di Mohamed BA, sarà arricchita con documenti audio e video relativi a convegni o servizi, interviste, notizie di agenzie e quanto altro possa servire a contribuire alla conoscenza, alla Ri-conoscenza e alla difesa delle espressioni culturali- universali.
- Un augurio di buona navigazione, nel approfondire la ricerca, nei "meandri" della antropologia culturale africana e occidentale. Ed ai "profani" l'augurio di scoprire l'altra faccia del Metissaggio culturale-Universale.
Nato nel 1901 a Bandiagara, capo luogo del paese Dogon e vecchia capitale dell’impero “Toucouleur” di Mecina (Messina). Hampate BA é nato da un padre di una famiglia “ Peul ” dei “Marabouts”. Storico, Etnologo, Filosofo e Teologo, il maliano Amadou Hampaté Ba fu tutto questo nello stesso tempo.
Questo militante contro la dimenticanza del patrimonio culturale dei diversi popoli africani ad una reale conoscenza della ricchezza dell’Africa. La sua educazione è cominciata dall’insegnamento coranico del Tigron Bora, un dignitario della confraternita Tidjaniyya che resterà il suo maestro di pensiero. Egli studia, si inserisce nell’amministrazione e il suo incontro a Dakar con Théodore Monod, fondatore dell’ “Institut Français d’Afrique Noire (IFAN) gli permetterà di continuare la colletta dei materiali della letteratura orale west- africana.
Il suo percorso scatenato, gli permette di ottenere nel 1951 una borsa dell’Unesco, lo porta in Francia dove incontra dei partigiani sostenitori della causa africana: Marcel Graille, Germaine Dieterlen e Louis Massignon. Dopo l’indipendenza nel 1960 nel suo paese, fonda l’Istituto delle Scienze Umane a Bamako e diventa ambasciatore dal 1962 al 1966 in Cote d’Ivoire.
Membro esecutivo dell’ Unesco dal 1962 al 1970, egli si distingue alla tribuna di quella organizzazione per una sua famosa frase “In Africa un vecchio che muore, è una biblioteca che brucia”, ripreso da una generazione pronta a mostrare le ricchezze culturali dell’Africa.