Dall'altra parte del vetro: scopriamo i nostri redattori di Radio Radicale
MELTING - POT é un programma che ha come scopo, di aprire una finestra di tipo politico e socio-culturale sul mondo africano, luogo di antiche tradizioni e di diaspore dalle origini lontane, ed a volte con conflitti mai risolti. Oltre a questo, l'attenzione sarà rivolta anche agli incontri internazionali, sulle tematiche e problematiche non solo africane, ma anche del mondo.
- Questa rubrica di Mohamed BA, sarà arricchita con documenti audio e video relativi a convegni o servizi, interviste, notizie di agenzie e quanto altro possa servire a contribuire alla conoscenza, alla Ri-conoscenza e alla difesa delle espressioni culturali- universali.
- Un augurio di buona navigazione, nel approfondire la ricerca, nei "meandri" della antropologia culturale africana e occidentale. Ed ai "profani" l'augurio di scoprire l'altra faccia del Metissaggio culturale-Universale.
Africa: non va tutto così male
- Ottocento milioni di Africani, di cui la metà hanno meno di 20 anni, sono ben decisi di migliorare il loro livello di vita.
La crescita economica sarà, questo anno, sul continente, del 5% - due volte più forte che in Europa. La democrazia e le sue istituzioni fanno dei progressi lenti, ma regolari. Questi ultimi anni, i due terzi dei paesi dell’Africa sub- sahariana hanno conosciuto, sotto una forma o sotto un’altra, delle elezioni “ pluripartitiche ”, sebbene alcune sono state manifestamente più libere che altre.
E’ esatto che 11 milioni di bambini di meno di cinque anni muoiono ogni anno in Africa, e che 350 milioni di Africani vivono con meno di un dollaro al giorno. Ma quello non deve fare dimenticare che grandi parti del continente hanno fatto degli enormi passi in avanti.
Se parliamo dell’Africa solo quando è vittima di catastrofi, perpetriamo l’immagine di un continente in crisi permanente. E questa immagine non corrisponde alla realtà.
Se ci interroghiamo sul ruolo dei giornalisti stranieri e sull’immagine che danno dell’Africa, non dobbiamo dimenticare che l’Africa ha i suoi propri media. Se la stampa internazionale non parla dei progressi in corso, può darsi che una apparizione delle agenzie di stampa nazionali potrebbe contribuire a fare circolare una massa critica di informazioni positive necessarie per risvegliare il mondo.Queste agenzie potrebbero anche informare i media internazionali, in maniera indipendente e obiettiva, su quello che succede sul terreno.Numerosi paesi hanno già creato o rilanciato delle agenzie d’informazione indipendenti nell’ambito della loro ricostruzione. In Iraq, per esempio, una agenzia di stampa indipendente si sta organizzando con l’aiuto della Fondazione “Reuters” e del Programma delle Nazioni- Unite per lo sviluppo (Pnud). Porterà delle informazioni affidabili sull’Iraq, in Iraq e all’estero.
I media hanno la responsabilità di osservare
Hanno anche la responsabilità di fare sapere quello che hanno osservato. I capi delle imprese sanno già che il mondo cambia. Non è un azzardo se i Cinesi fanno di grossi investimenti nelle società delle telecomunicazioni nigeriane, o il Britannico Richard - Branson nel trasporto aereo.
Quando l’occasione si presenta di risolvere certi problemi africani, dobbiamo mostrare che l’Africa può rilevare la sfida, far fronte al presente e preparare un avvenire positivo. Abbiamo già ottenuto, in alcuni paesi, dei risultati notevoli. Bisogna che questo si capisca. (Niall Fitzgerald, presidente di Reuters –dall’ “Internazional -Herald Tribune”, quotidiano Parigi).