MELTING-POT   "Métissage Culturel - Universel"
"Metissaggio e dialogo delle culture"

MELTING - POT é un programma che ha come scopo, di aprire una finestra di tipo politico e socio-culturale sul mondo africano, luogo di antiche tradizioni e di diaspore dalle origini lontane, ed a volte con conflitti mai risolti. Oltre a questo, l'attenzione sarà rivolta anche agli incontri internazionali, sulle tematiche e problematiche non solo africane, ma anche del mondo.

- Questa rubrica di Mohamed BA, sarà arricchita con documenti audio e video relativi a convegni o servizi, interviste, notizie di agenzie e quanto altro possa servire a contribuire alla conoscenza, alla Ri-conoscenza e alla difesa delle espressioni culturali- universali.

- Un augurio di buona navigazione, nel approfondire la ricerca, nei "meandri" della antropologia culturale africana e occidentale. Ed ai "profani" l'augurio di scoprire l'altra faccia del Metissaggio culturale-Universale.

5 giugno 1947 Così nasce Il lancio del “Piano Marshall”

Giovane ufficiale durante la Prima Guerra mondiale, generale, poi presidente dello stato- maggiore anglo- americano nella seconda, George Catlett Marshall ha fatto una bella carriera militare, ma è per il piano che porta il suo nome, che deve entrare nella Storia, per aver ricevuto il premio Nobel nel 1963.

L’atto di nascita del “piano Marshall” risale al discorso pronunciato il 5 giugno 1947 all’Università Harvard dal generale, diventato, l’8 gennaio precedente, segretario di Stato del presidente Harry Truman. Non si trattava di una iniziativa individuale, ma una strategia ben pensata, inspirata nello stesso tempo dalle considerazioni umanitarie e dalla volontà di fare sbarramento al comunismo in Europa dell’Ovest.
La prima versione del discorso fu scritta dall’ambasciatore in Unione Sovietica, Charles Bohlen, dopo numerosi studi del servizio di pianificazione di George Kennan, l’iniziatore della politica di contenimento (“arginatura”) dell’URSS.

Ricordando la situazione catastrofica nella quale si trovava all’epoca l’Europa, totalmente devastata dalla guerra, Marshall dichiarava: “E’ logico che gli Stati Uniti facciano tutto quello che possono, per aiutare il ristabilimento della sanità economica del mondo, senza essa, non si può avere né stabilità politica né pace assicurata. La nostra politica non è diretta contro nessun paese, contro nessuna dottrina, ma contro la fame, la povertà, la disperazione e il caos.”

La sfida era semplice nel suo principio: investire massicciamente in una regione dove, al di là delle distruzioni della guerra, le fondamenta economiche rimanevano sane e dove esisteva una mano- d’opera qualificata. La messa in pratica del piano fu nello stesso tempo ambiziosa e prudente. Il piano Marshall, che si chiamava ufficialmente “ l’European Recovery Program” (Programma di rialzo dell’Europa), era previsto che durasse quattro anni. Un organismo distinto, “ l’ Economic Cooperative Administration” fu messo in piedi per esaminare i bisogni dei paesi, definendo dei programmi da eseguire. L’ECA aveva a Parigi un corrispondente responsabile per tutta l’Europa, Averell Harriman, che disponeva di una squadra di seicento persone.

Tra il 1948 e il 1953, gli Stati Uniti consacrarono alla operazione una cifra di 13 miliardi di dollari , essenzialmente sotto forma di doni (1,5 miliardi saranno comunque rimborsati).
Questo denaro non fu destinato a distribuire delle razioni alimentari o ad costruire delle case individuali, ma a rilanciare globalmente l’economia: l’accrescimento della produzione, lo sviluppo del commercio, l’incoraggiamento alla cooperazione e all’integrazione economica europea…Sedici paesi, un totale di 270 milioni di abitanti erano direttamente interessati. Tra di loro, la Germania dell’Ovest, ma nessun paese del futuro facente parte del “blocco socialista”. Dal luglio 1947, la divisione dell’Europa sarà consumata. Nel 1948, sarà il “colpo” di Praga…
Nel 1951, nei paesi beneficiari del “plan Marshall”, la produzione sarà globalmente aumentata del 37%, la produzione agricola del 25% e la produzione di acciaio del 100%. E le basi della futura Unione europea sarebbero state lanciate con la creazione dell’Organizzazione europea di cooperazione economica.

Degli storici famosi americani hanno scritto che “il piano Marshall” ha costituito il contro- attacco più efficace contro la povertà , la disperazione e il “caos” della storia moderna. Lontano da rovinare gli Stati Uniti, l’operazione gli permise di accedere a una prosperità senza precedenti. Il loro collega francese René Rémond da parte sua è convinto che "senza questo aiuto, la Francia non avrebbe potuto né rialzare le sue rovine, né riprendere il suo ritardo, né innescare la sua espansione".